C’è una conoscenza che assurge con il fare che supera ogni teoria.
Ecco perché lavorare con le mani restituisce il senso più vero d’indipendenza e al contempo, la straordinaria sensazione di possedere qualcosa di prezioso.
Quando quel saper fare si adagia ad una ricerca artistica, qualcosa di speciale accade.
In un processo in cui il pensiero creativo, capace di produrre nuovo, trova quel valore di unicità.
Si preparano i materiali pensando a come donare forza e bellezza al dipinto che verrà.
Con la volontà di una consapevolezza più piena del fare pittorico, i dipinti qui vengono realizzati seguendo le antiche tecniche delle botteghe italiane del ‘400, ‘500.
Il colore ad olio o ad acquerello viene prodotto a mano partendo dal pigmento in polvere.
Le tavole e tele vengono altrettanto preparate a mano, usando mestiche antiche.
In questo modo il colore ha la possibilità di penetrare meglio all’interno del supporto scelto a garanzia di un’eccellente resa nel tempo.
La pittura così diventa prima di tutto conoscenza del materiale. In una visione anche un po’ alchemica, sarà creazione a partire dalla materia, che vivrà del suo stato originario fino a diventare opera d’arte.
Si tratta dunque di riscoprire la potenzialità dei gesti ritrovati in quello che prima di ogni altra cosa è mestiere.

Dopo una lunga ricerca artistica nella materia è stato possibile approdare ad una pittura minerale naturale inorganica, una pittura figurativa ecologica, che a partire dall’antica Tavolozza di Terre sceglie di essere estremamente contemporanea nella creazione del colore fatto a mano attimo per attimo.
Non servendosi di tubetti con una cromia pre-costituita, non sempre quella davvero voluta, questi colori venuti dalla polvere si diversificano di volta in volta mentre prendono vita, proprio perché seguono l’esclusivo sentire di chi lo guida diventando nella loro creazione assolutamente unici e un tutt’uno col supporto scelto. È possibile così riscoprire le tecniche antiche alla luce di una nuova visione, sentire la materia vivendo un processo alchemico trasformativo interiore ed esteriore. Protagonista e frutto di questa ricerca, dal passato al presente, si fa l’opera “Origo”, in un rigenerarsi e ripartorirsi, il primo dipinto in pittura minerale naturale inorganica racconta un nuovo proprio inizio, come l’inizio di una nuova Umanità.
Questa volta anche nel settore artistico figurativo lo sguardo porta lontano verso la necessità di una pittura viva in ascolto con l’ambiente e l’essere umano, in una relazione di dialogo fruttuoso verso processi di pura creazione a partire da un nuovo modo di conoscere, di agire la materia a e la relazione con essa.
Questa ricerca ha cominciato ad essere nel 2023 un “Workshop in tour”, nella sua espressione di “Workshop di Pittura Rinascimentale Alchemica”, che ha fatto varie tappe in Italia e ora si spinge verso l’Estero.